Sindrome mielodisplastica e leucemia mielogena acuta collegate al trattamento nei pazienti con linfoma non-Hodgkin sottoposti a radioimmunoterapia con Ibritumomab Tiuxetan
Uno studio ha valutato l’incidenza di sindrome mielodisplastica e leucemia mielogena acuta collegate al trattamento, dopo radioimmunoterapia a base di Ibritumomab Tiuxetan ( Zevalin ).
Hanno preso parte allo studio 746 pazienti con linfoma non-Hodgkin ( NHL ) trattati con Ibritumomab Tiuxetan tra il 1996 ed il 2002.
Nel corso di un periodo osservazionale mediano di 4,4 anni ( intervallo da 0 a 9,3 anni ), 19 pazienti ( 2,5% ) hanno sviluppato sindrome mielodisplastica o leucemia mielogena acuta.
Queste patologie sono state diagnosticate dopo un periodo mediano di 5,6 anni ( intervallo da 1,4 a 13,9 anni ) dopo la diagnosi di linfoma non-Hodgkin e di 1,9 anni ( intervallo da 0,4 a 6,3 anni ) dopo la radioimmunoterapia.
I tassi annualizzati sono risultati pari a 0,3% per anno dopo la diagnosi di linfoma non-Hodgkin e 0,7% per anno dopo il trattamento.
La maggior parte dei pazienti con sindrome mielodisplastica e leucemia mielogena acuta collegate al trattamento presentavano multiple aberrazioni citogenetiche, in prevalenza sui cromosomi 5 e 7, inidcando un’associazione con la precedente esposizione alla chemioterapia.
In conclusione, l’analisi dei dati ha mostrato che l’incidenza annualizzata di sindrome mielodisplastica e leucemia mielogena acuta collegate al trattamento, è consistente con quella attesa nei pazienti con linfoma non-Hodgkin, precedentemente sottoposti a trattamenti chemioterapici estensivi e non sembra aumentare dopo il trattamento con Ibritumomab Tiuxetan.
Sottoporre i pazienti a test citogenetici prima del trattamento radioimmunoterapico potrebbe identificare anormalità cromosomiche presenti nei pazienti precedentemente trattati, ed in particolare in quelli trattati con agenti alchilanti ed analoghi nucelosidici delle purine: questi pazienti potrebbero essere ad alto rischio per sindrome mielodisplastica e leucemia mielogena acuta. ( Xagena2007 )
Czuczman MS et al, J Clin Oncol 2007; 25: 4285-4292
Emo2007 Farma2007 Onco2007
Indietro
Altri articoli
Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...
Ibrutinib più RICE o RVICI per linfoma non-Hodgkin maturo a cellule B recidivato / refrattario in bambini e giovani adulti: studio SPARKLE
I risultati della Parte 1 dello studio globale di fase 3 SPARKLE, in aperto, randomizzato, supportano la valutazione continua di...
Pembrolizumab dopo trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con linfoma non-Hodgkin a cellule T
Il trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ) è spesso utilizzato come consolidamento per diversi sottotipi di linfoma periferico...
Predittori di efficacia, sicurezza e risposta molecolare di Ixazomib orale e Rituximab a breve termine nel linfoma non-Hodgkin indolente non trattato
I pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente ( iNHL ) a cellule B generalmente richiedono un trattamento ma hanno una sopravvivenza...
Effetto di Rituximab sullo stato immunitario nei bambini con linfoma non-Hodgkin a cellule B mature: analisi dello studio Inter-B-NHL Ritux 2010
La sopravvivenza di bambini e adolescenti con linfoma non-Hodgkin a cellule B mature ad alto rischio è migliorata dall'aggiunta di...
Adcetris a base di Brentuximab vedotin nel trattamento del linfoma di Hodgkin e nel linfoma non-Hodgkin
Adcetris è un coniugato anticorpo-farmaco ( Brentuximab vedotin ) usato per il trattamento degli adulti affetti da determinati linfomi (...
Axicabtagene ciloleucel nel linfoma non-Hodgkin indolente recidivante o refrattario: studio ZUMA-5
La maggior parte dei pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente in stadio avanzato presenta recidive multiple. È stata valutata la terapia...
Incidenza e tendenze temporali delle seconde neoplasie maligne primarie dopo linfoma non-Hodgkin
Considerando i cambiamenti del trattamento e una migliore prognosi del linfoma non-Hodgkin ( NHL ) nel tempo, la conoscenza degli...
Bassa incidenza di malattie fungine invasive dopo terapia CAR-T diretta contro CD19 per il linfoma non-Hodgkin
La terapia con cellule CAR-T ha rivoluzionato il trattamento delle neoplasie ematologiche, sebbene il suo uso possa essere complicato da...
Zanubrutinib in monoterapia nel linfoma non-Hodgkin indolente recidivante / refrattario
Gli esiti per il linfoma della zona marginale ( MZL ) e il linfoma follicolare ( FL ) rimangono non-ottimali,...